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Combattere i germi con la disinfezione a luce UV-C

Abbiamo imparato molte lezioni dall'inizio della pandemia. In tutto il mondo sono in corso programmi di vaccinazione e si stanno adottando misure per proteggere le persone dalle conseguenze del virus. Ma ci siamo anche resi conto che alcuni metodi sono più efficaci di altri nel prevenire la diffusione della malattia.

Vi è un consenso crescente sul fatto che la via principale per l'infezione da COVID-19 sia per via aerea. Ciò rende il miglioramento della qualità dell'aria interna e della ventilazione uno dei modi più efficaci per ridurre il rischio di entrare in contatto con agenti patogeni dannosi. Il numero di ricambi d'aria all'ora (ACH) determina se l'aria interna è sufficientemente filtrata con aria pulita.

Miglioramento della qualità dell'aria

La ventilazione di base dell'aria richiede fino a 6 ACH per fornire aria fresca, controllare l'umidità e ridurre i livelli di odore e CO2. Ma ogni cambio d'aria ridurrà solo del 63% il livello di agenti patogeni. Quindi non è così semplice come aprire una finestra, che a 1-2 ACH non eliminerà gli agenti patogeni, ma influirà sicuramente sul comfort personale. Aumentare in modo significativo la ventilazione a 15-20 ACH è una strategia riconosciuta per la disinfezione dell'aria per ridurre i patogeni a un livello che mitighi il rischio. Uno dei modi migliori per raggiungere questo obiettivo è introdurre soluzioni per la ventilazione dell'aria UV-C e il clima interno, come gli apparecchi Philips UV-C, che creano i livelli richiesti per la disinfezione dell'aria e delle superfici. In effetti, il nostro test di disinfezione aerea UV-C nell'aria superiore ha mostrato che il 99,99% del virus SARS-CoV-2 è stato inattivato in soli 10 minuti1 - l'equivalente di 50 ACH.

Come funziona la disinfezione dell'aria superiore?

Infografica per la disinfezione UV-C dell'aria superiore

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Disinfezione UV-C: cosa devi sapere

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Come funziona la disinfezione con luce UV?

La radiazione ultravioletta ha energia sufficiente per rompere i legami chimici tra elettroni e atomi. Ecco perché può essere dannoso per gli occhi e la pelle (scottature), ma è anche utile per disinfettare le superfici e purificare l'aria.

La disinfezione UV-C utilizza la luce per abbattere i composti chimici in un microrganismo come batteri, spore e virus in modo che non possano moltiplicarsi. Nel corso degli anni sono state testate molte centinaia di batteri e tutti rispondono alla disinfezione UV-C3 – compresi vari coronavirus. Nei test di laboratorio, le sorgenti luminose UV-C di Signify hanno ridotto l'infettività del virus SARS-CoV-2 su una superficie al di sotto dei livelli rilevabili in soli 9 secondi1. Un chiaro motivo per cui la luce UV-C dovrebbe svolgere un ruolo chiave nella tua strategia di protezione COVID-19.

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Vantaggi della tecnologia di disinfezione UV-C

Comprovato

La tecnologia UV-C è utilizzata da oltre 40 anni1

Efficacia

Tutti i batteri e i virus testati finora hanno risposto alla disinfezione UV-C2

Velocità

Disinfetta superfici e oggetti in pochi minuti

Versatile

Utilizzabile in numerose applicazioni, come uffici, scuole, negozi, e mezzi di trasporto pubblico

Gamma di lampade, apparecchi d'illuminazione, dispositivi, sistemi di controllo e servizi Philips UV-C

Disinfezione con luce UV-C

Oltre 40 anni2, le radiazioni UV-C sono state un metodo collaudato per disinfettare l'aria, le superfici e l'acqua. L'ultravioletto è un tipo di radiazione elettromagnetica (EM) che fa brillare i poster retroilluminati ed è responsabile dell'abbronzatura estiva. Nello spettro EM, cade tra la luce visibile e i raggi X ed è invisibile agli occhi umani.

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Il modo sostenibile per disinfettare

Poiché la disinfezione UV-C è un processo fisico, piuttosto che chimico, non è necessario maneggiare, trasportare o immagazzinare sostanze chimiche tossiche, pericolose o corrosive e non ci sono residui chimici. È una soluzione semplice, sostenibile e attenta alla sicurezza, fortemente raccomandata come parte di una strategia di disinfezione completa che includa l'igienizzazione di mani, superfici e oggetti con disinfettanti liquidi.

Illuminazione UV-C: Campi di applicazione

Offriamo una gamma completa di lampade UV, apparecchi d'illuminazione, camere e sistemi di controllo adatti per l'uso nella disinfezione dell'aria, delle superfici, degli oggetti e dell'acqua; sia per applicazioni residenziali che professionali.

Disinfezione delle superfici UV-C

Superficie

Disinfezione di oggetti UV-C

Oggetto

Lampade UV per la purificazione dell'acqua

Acqua

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Avvertenza

La luce UV-C presenta un rischio minimo se utilizzata nel modo corretto. L'esposizione diretta alla luce UV-C è pericolosa. La sorgente luminosa deve sempre essere installata con le protezioni adeguate (come sensori di presenza o timer), per evitare lesioni anche gravi agli occhi e alla cute. Gli apparecchi per l'illuminazione e disinfezione UV-C Philips non vengono forniti con tali protezioni e sono destinati esclusivamente a essere impiegati come componenti in sistemi di disinfezione che contengono le protezioni indicate. ( Fra cui quelle specificate nelle istruzioni di montaggio e nei manuali d'uso.)

Gli apparecchi per l'illuminazione e disinfezione UV-C Philips devono essere venduti esclusivamente da Signify, oppure tramite partner qualificati e installati nel rispetto dei nostri rigorosi requisiti di sicurezza e legali.

Le nostre lampade UV-C non sono certificate o approvate come dispositivo medico in nessun Paese del mondo e non devono essere utilizzate come tali. Non devono mai essere utilizzate in applicazioni o attività che possano causare e/o portare a decesso, lesioni personali e/o danni all'ambiente. Le piante e/o i materiali che sono esposti a dosaggi più elevati di UV-C possono danneggiarsi e/o scolorirsi.

  1. Report dell'EPA, "Building Retrofits for Increased Protection Against Airborne Chemical and Biological Releases", pag. 56
  2. Fluence (UV Dose) Required to Achieve Incremental Log Inactivation of Bacteria, Protozoa, Viruses and Algae Revised, aggiornato e ampliato da Adel Haji Malayeri, Madjid Mohseni, Bill Cairns e James R. Bolton. Con precedenti contributi di Gabriel Chevrefils (2006) ed Eric Caron (2006). Con revisione paritaria di Benoit Barbeau, Harold Wright (1999) e Karl G. Linden
  3. Nadia Storm et al, Inattivazione rapida e completa di SARS-CoV-2 mediante irradiazione ultravioletta-C, 2020. Rapporto disponibile all'indirizzo https://www.nature.com/articles/s41598-020-79600-8 . L'irraggiamento UV-C utilizzato in questo studio era 0,849 mW/cm 2.
  4. Secondo i risultati ottenuti da un test di laboratorio condotto da Innovative Bioanalysis, un laboratorio di riferimento per la sicurezza certificato CAP, CLIA, AABB, in un ambiente con sufficiente circolazione d'aria. Per ulteriori informazioni, fare riferimento al rapporto di Bioanalisi Innovativa disponibile per il download nel collegamento.